di Anna Landolfi.
E’ il terzo appuntamento con la rubrica “Poesie…non di autore”. E’ doveroso spiegare la ragione di questo titolo che lascia un po’ perplessi e alquanto disorientati. Tutte le poesie hanno un autore. Le loro “firme”. E’ vero. E’ verissimo. E se invece gli autori di questa rubrica fossero autorevoli “sconosciuti”? Si direbbe: “…ma chi li conosce!” e nemmeno con l’interrogativo. Quasi che l’autorevole “sconosciuto” sia figlio di un Dio minore o, peggio, non possa suscitare emozioni di una (sublime) poesia di Giacomo Leopardi o Alessandro Manzoni o Grazia Deledda. Direte: “…e cosa ci vuole a scrivere una poesia!”. Corretta domanda. Cosa ci vuole… esatto, cosa ci vuole… Dallo “scalino” più basso del mio lavoro e senza salirne altri, rispondo con tono pacato e sereno: sono necessari sentimenti. Sensazioni. Emozioni. Ci vogliono stati d’animo che tutti abbiamo e che magari “soffochiamo” perchè tanto…chi mi leggerà mai? Sbagliato! E a te lettore che stai leggendo: se tu fossi noto e avessi le tue brave pubblicazioni di importanti editori, se tu fossi ospite nelle reti televisive e in talk show di trasmissioni culturali, se tu fossi sulle copertine di quotidiani e settimanali di letteratura, non fraintendermi: non mi preoccuperei di dare spazio ai tuoi lavori perchè hai già tanto spazio sui mass media. Permettimi, allora, di presentare chi spazio non ha e dimostrare che…non è indispensabile essere “famosi” per suscitare un brivido sulla pelle. Quella stessa parola, composta da altri, suscita un’altra emozione, un altro brivido perchè sono poesie…”non di autore”.
Nicoletta Bandino.
E se…
E se mi toccassi l’anima?
E se mi toccassi l’anima
Entreresti veramente dentro di me.
E se mi toccassi l’anima
Apparecchierei per te la mia tavola,
Metterei un piatto dei miei sogni,
Un piatto di battiti del mio cuore,
Riempirei il calice dei miei sorrisi.
E se mi toccassi l’anima,
Per dolce ti farei assaporare i miei baci,
Ed infine nella tazzina di caffè
Metterei dentro dei dolci abbracci,
E se mi toccassi l’anima
Ti cullerei dentro di me
Donandoti infinito amore!
Ho avuto modo di presentare, in una precedente edizione, Nicoletta Bandino. I tratti poetici con cui identifica il suo stato d’animo, sono, anche in questa composizione, dedicati all’amore. Nicoletta Bandino resta ben ancorata ad un sentimento terreno, i cui legami alla fisicità, come sintesi di un amore profondo, sono ben evidenziati nelle metafore di un banchetto. L’amore, si sa, è anche fatto di conviviale condivisione di cibo che non solo alimenta una relazione ma nutre di voluttà e piacere, gli innamorati.
Virginia Carrara
Inno al Sole e alla Luna
Vorrei per sempre riunire il Sole e la Luna
Ogni loro saluto è straziante
Da inguaribili romantici
Dipingono il cielo con caldi colori
Inno al loro amore.
Un segno di speranza
Un arrivederci
Un “prima o poi staremo insieme”
L’uno con l’altra.
E in quella frazione di tempo,
Dove le loro vite si intrecciano,
Si concedono davanti al mondo
Senza vergogna.
Gli eterni amanti. Sin dall’Alba dell’Umanità, continuano ad amarsi senza mai incontrarsi. Il Sole e la Luna, nell’incessante inseguirsi senza mai nascondere agli occhi del Mondo, il loro amore. Virginia Carrara, con dolcezza, dedica eterna speranza ad un sogno d’amore che non avrà mai fine.
“Poesie…non di autore”, proseguirà il suo “racconto” al lettore, con presenze di poeti e scrittori, che continuano a incantarci, con le parole, i loro sentimenti.
Anna Landolfi.
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Voci: “E se…”, Patrizia Gesuita; “Inno al Sole e alla Luna”, Marcella Taurino.
In copertina Giuseppe De Nittis (1846-1884).