di Anna Landolfi.
Dite: fiore. Provate a pensare una foglia, una pianta, un animale, una nuvola…
Quanti fiori e quante foglie diversi ci sono? Basta alzare gli occhi al cielo e nessuna nuvola è uguale all’altra.
Mai nulla è uguale e diverso, è tutto il Creato. Un giovanissimo poeta siciliano, Giovanni Gulino, ci spedisce in redazione delle sue composizioni poetiche.
Giovanni Gulino
Timidamente, si pone con discrezione, quasi trasparente dalla sua indentità di giovane poeta, nascosto da una diversità fisica che non ci sorprende: è la sua poetica, invece, che ci incanta.
Si spiega nei suoi versi, con la stessa dialettica che avrebbe se fosse fisicamente presente qui, in redazione. I versi non parlano di lui: sono LUI.
Il carrozzino? Un braccio in più, un arto in più, praticamente ha più di me!
La conposizione è senza eccessivi passaggi virtuosi. Il lessico è scarno di inutili parafrasi che riempiono le righe di…niente.
Credo che molti poeti, debbano trarne riflessione: le parole senza contenuto, non restano nella memoria. Questa che propongo ai nostri lettori, scorre, scivola lentamente nella mente.
Ci appare, l’autore, con la sua diversità limitata alla sua fisicità. L’infinito, è nel suo pensiero di artista della parola, praticamente: un poeta.
IO ARTISTA SENZA GAMBE.
Sono artista senza gambe
il motto della mia vita è:
“Sii più determinato che mai
quando la strada è in salita”.
Questa è per me
la vera forza vitale,
a volte sì, m’abbatto
m’incupisco e so di non guadagnar niente
seppur mi rattristo.
Il bello dell’esistenza
non l’ho ancora
assaporato e visto.
Sono artista senza gambe
le ho, non posso usarle,
ma ho un cuore per amare
innamorarmi e sentir
nello stomaco le farfalle.
Il cuore per un artista
è il fulcro di tutto con esso
il mio talento metto a frutto.
Giovanni Gulino dimostra spessore sentimentale. Vive consapevolemente il suo status. Ha ragione a rammaricarsene, è consapevole di azioni non accessibili. Ovvia la tristezza che lo assale.
“…a volte sì, m’abbatto“. E’ naturale. “…ma ho un cuore per amare“. E’ naturale. Tutto dell’autore è naturale e questo dimostra, CI dimostra che nulla è innaturale o diverso.
Anna Landolfi.