l’Editoriale.
Inaugurata a Palazzo delle Arti Beltrani a Trani la mostra “Elogio della composizione. La fotografia di Giuseppe Cavalli”, in collaborazione con l’Archivio Eredi Giuseppe Cavalli e con il contributo di Alessia Venditti e il progetto grafico di Andrea Venditti.
Alla presentazione per la stampa hanno partecipato il sindaco della Città di Trani, Amedeo Bottaro; l’ass. alle Culture della Città di Trani Lucia De Mari; il presidente della Commissione Cultura del Comune di Lucera Antonio Dell’Aquila;
la consigliera delegata politiche culturali della Regione Puglia Grazia Di Bari; Alessia Venditti, dottoranda di ricerca UNIUD (Università degli Studi di Udine), curatrice del progetto di riordino dell’Archivio Cavalli, che ha dato il proprio contribuito alla mostra, e Niki Battaglia, direttore artistico di Palazzo delle Arti Beltrani.
Tra i convenuti anche il dott. Giuseppe Trincucci, studioso di Giuseppe Cavalli.
L’attesa esposizione fotografica dedicata alle opere di Giuseppe Cavalli, nato 120 anni fa nella città di Lucera, sarà accolta dalle sale del piano nobiliare del Centro Culturale Polifunzionale della Città di Trani dal 26 marzo fino al 31 maggio 2024.
Giuseppe Cavalli è un artista prestigioso e acuto critico di punta del dopoguerra italiano, caposcuola dell’high-key e promotore culturale con altri protagonisti del suo tempo.
Attraverso le pagine della rivista Ferrania ha contribuito a elevare questa arte, anche con il volume “8 fotografi italiani di oggi” e la promozione del movimento La Bussola accanto ai valenti colleghi Finazzi e Leiss, Lerder e Veronesi.
Con una raccolta di oltre ottanta opere, l’esposizione vuole ripercorrere le tappe fondamentali della sua esperienza artistica tra produzione fotografica e critica arguta.
«Quel che soltanto importa è che l’opera, qualunque sia il soggetto, abbia o meno raggiunto il cielo dell’arte: sia bella o no.
Dire: basta coi nudi; niente più natura morta e così via è, come ognun comprende, un errore estetico di evidenza palmare.
Non si vuol con questo disconoscere l’utilità nel campo pratico del documento fotografico e com’esso sia vitale per la cronaca e il ricordo dei tempi.
Ma il documento non è arte, e se lo è, lo è indipendentemente dalla sua natura di documento […]. Valga la serietà dei nostri intenti a cattivarci simpatia e stima di quanti credono, come noi, alle splendide possibilità della fotografia nel largo campo dell’arte.
Ove, se per la sua relativamente giovine età muove ancora i primi passi, è pur certo che troverà col tempo, per l’amore di chi la coltiva credendo in essa, quella universale dignità di considerazione a cui ha diritto».
Fonte: G. Cavalli, M. Finazzi. F. Leiss, F. Vender. L. Veronesi, Manifesto de La Bussola in “Ferrania” 1947, p. 5. 1.
Giuseppe Cavalli Paestum, 1951
La mostra “Elogio della composizione. La fotografia di Giuseppe Cavalli” è il primo appuntamento della nuova stagione artistica di Palazzo delle Arti Beltrani.
Giuseppe Cavalli Solitario 1948
Collezione Famiglia Bonori ©Eredi Giuseppe Cavalli
Il progetto di Palazzo Beltrani, eccezion fatta per le esposizioni tenutesi nella natia Lucera, è la prima esposizione che omaggia Giuseppe Cavalli in Puglia dopo 41 anni.
Giuseppe Cavalli Tra le dune 1949-1952
Collezione Famiglia Bonori ©Eredi Giuseppe Cavalli
L’intera programmazione 2024 gode dei patrocini della Città di Trani – assessorato alle Culture.
Regione Puglia -Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e valorizzazione del Territorio;
PACT Polo Arti Cultura Turismo Regione Puglia;
TPP Teatro Pubblico Pugliese;
Associazione delle Arti ETS;
Festival internazionale di Andria Castel dei Mondi.