BARI – Armando Merenda – Il Silenzio del Capitano

ARTI LIBERE© – LE RECENSIONI

Scrittore per passione. Ma anche attore per amore del teatro, regista per amore del palcoscenico.

Armando Merenda racconta. Racconta con le parole e con la voce. Ne “Il silenzio del capitano”, Ed. Giuseppe Laterza, è averlo virtualmente di fronte, nello scorrere delle pagine che sono discorsi. Lo ascolti, è l’ascolto della lettura. Lo scorrere le pagine della sua vita vissuta che proprio grazie alla sua professione, lo rende un uomo che veste una divisa. Paradossalmente è grazie alla divisa dell’Arma che l’animo dell’uomo si rivela tutta.

Capitoli di esperienza vissuta come attento osservatore di quelle difficoltà quotidiane in cui uomini e donne si trovano protagonisti di drammi o inaspettati eventi della vita.

Lo caratterizza l’umanità con la quale vive la divisa.

 

Un dovere colmato dalla sensibilità che nel libro, acuisce la sua professione di tutore della società.

Il libro è un passaggio, un arco temporale di una carriera, cinquant’anni di vita dedicata a quegli indifesi personaggi che hanno arricchito la sua professione ma soprattutto acuito la naturale predisposizione altruistica.

E’ la memoria di Armando Merenda, trascritta e raccontata. Una lettura ascoltata.

Il lettore vivrà le stesse emozioni vissute dall’autore scorrendo la parola.

Azioni di metempsicosi tra il lettore e l’autore, trasmigrando le anime fino alla profonda consapevolezza della memoria trasformando il tempo in materia.

Non poteva essere altrimenti: è scrittore, è attore, è regista delle vite.

Gianni Pantaleo.