“Cyrano al mio amore”, un inno alla parola, al coraggio e all’amore non corrisposto. Uno spettacolo teatrale dedicato al classico immortale di Edmond Rostand rivisitato, tradotto e diretto da Enrico Maria Falconi andato in scena al Nuovo Sala Gassman in Civitavecchia, il 25 maggio scorso.

L’opera messa in scena conferma una vibrante celebrazione della parola, dell’onore e dell’amore romantico. Il protagonista, Cyrano, è interpretato magistralmente nella serata di domenica da Enrico Maria Falconi.
Il suo carisma riempie la scena, restituendo tutta la complessità del personaggio spavaldo e sarcastico, ma ferito nell’intimo da un amore impossibile.
La sua loquacità brillante e il celebre naso diventano simboli di una maschera che cela fragilità e poesia. “Cyrano, al mio amore” è un adattamento che dà centralità al testo di Rostand, lasciando che siano i versi, recitati in endecasillabi e con traduzioni poetiche in rima a conquistare il pubblico.
La regia sceglie un impianto scenico essenziale che esalta la forza del testo e la carica espressiva degli attori. Un’ambientazione suggestiva ed evocativa che valorizza le varie scene, dalla locanda alla battaglia, fino al toccante epilogo nel convento.

L’opera affronta con struggente bellezza il tema dell’identità e dell’apparenza: Cyrano si ritiene indegno d’amore a causa del suo aspetto fisico, sacrificando il proprio sentimento per Rossana.
Il dualismo tra ciò che si è e ciò che si mostra resta di straordinaria attualità. È un elogio del linguaggio come arma, come seduzione, come estensione dell’anima.
Rossana interpretata da Martina Crescentina è resa con finezza e sensibilità: non solo oggetto d’amore, ma figura intelligente e autonoma che avrà più evoluzioni.
Anche Cristiano interpretato Filippo Granati da relegato a semplice bello senza cervello, trova in questa versione sfumature più profonde, toccando corde emotive sincere.

Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand si conferma un capolavoro senza tempo, e “Cyrano, al mio amore” messinscena adattata da Enrico Maria Falconi ne esalta la potenza lirica e teatrale.
Uno spettacolo commovente, intenso, capace di far riflettere sul valore delle parole, dell’onore e dell’amore incondizionato.
Degni di nota tutti gli altri interpreti che hanno rappresentato l’opera: Simone Luciani nel ruolo del pasticcere Ragueneau, Patrizio De Paolis nel ruolo di De Guiche, Flavia Pennesi nel ruolo di Le Bret.
A completare la rappresentazione i giovani attori di “Bottega dell’immaginario”, della “Blue in the face” nei panni di Guasconi e altri ruoli: Montfleury , governante, Lisa, Monaco, poeti, l’avventore, Ligniere, Valvert, il ladro.

Attori:
Matteo Tusculano, Valeria Campidonico,
Matteo Verticelli, Giacomo Costanzo,
Alice Pierini, Saul Stella,
Francisco Amariei.
Scenografie: Luca Garramone,
costumi: Simone Luciani,
luci e fonica: Luca Bertolo,
social media: Monica Falconi,
organizzazione: Fabiana De Angelis,
ufficio stampa: Andrea Benedetti.
Ombretta Delmonte.