sabato, 23 Novembre, 2024 10:29:28 AM

Domenico Masiello, violinista di ricerca e perfezione

di Vittoria Loiacono.

E’ tra le migliori figure contemporanee della musica. Domenico Masiello, violinista, giovanissimo talento che dal padre ereditò la passione per la musica, si presenta con una originale personalità artistica: salta tra le fila della storia della musica, tra compositori quali Bach e Vivaldi a Piazzolla e Morricone con la stessa intensa esecuzione di ognuno dei brani, proponendoli senza l’esitazione di chi confina la storia della musica in determinate aree dell’Arte della Musica. Le note non cambiano, la storia le pone in un contesto artistico, lui le suona.

 

Se quando è nato, una fata le ha fatto un incantesimo, quello era il suo futuro di violinista. Pare non le avessero concesso altri doni. E’ figlio d’arte? Non è raro che l’arte respirata in casa, sia trasmessa ai pargoli…

Ciao a tutti gli amici di Arti Libere e grazie per questo spazio di condivisione. Assolutamente no! Non sono figlio d’arte, anche se a mio padre piaceva e tutt’ora piace molto la musica. Strimpellava la chitarra e suonicchiava anche il pianoforte…Ma, era del suono del violino che era profondamente incantato! Quindi, il mago per l’incantesimo probabilmente è stato lui ed è stato lui che mi ha seguito nello studio e in tutti i momenti della mia crescita musicale!

Giovanissimo, si perfeziona in violino e musica da camera alle European Arts Academy “Aldo Ciccolini” di Trani, poi alla “Hochschule für musik und theater” di Rostock, in Germania e prosegue con approfonditi studi che le permettono di essere il violinista che è oggi. Un tour da allievo ma anche da artista. La sua prima emozione da solista?

Ma…questa è una bella domanda! La prima volta che ho debuttato da solista avevo 11 anni e suonavo il “Moto Perpetuo” di Paganini! Un brano di bravura dalla natura virtuosistico che senz’altro ha inciso molto sulle mie caratteristiche tecniche. Ricordo perfettamente quella volta… ad accompagnarmi c’era una piccola orchestra d’archi e io ero davvero molto emozionato! Tutto filò liscio in quei 4 minuti interminabili in cui non vedevo l’ora di finire quella corsa! E che….corsa!

Il suo debutto da ragazzino, sarà stata anche la consapevolezza di cosa avrebbe fatto da “grande”. Oggi, Domenico Masiello, quali percorsi non ha ancora esplorato?

Durante la mia carriera da musicista, ho esplorato tanti percorsi! Non soltanto da interprete, ma anche da produttore di musica, soprattutto di musica classica moderna. Nella mia esperienza artistica, mi son reso conto che ad un certo punto, essere soltanto un interprete non era sufficiente e che ero anche portato per scrivere musica tutta mia.

Se tuttavia penso a cosa non ho ancora provato e cosa mi piacerebbe fare in futuro, c’è senz’altro la voglia di collaborare con il mondo della danza. Mi affascina molto il binomio musica dal vivo e danza in tutte le sue accezioni, dal balletto alla danza contemporanea…. Spero prima di poter realizzare qualcosa.

Si accinge a giorni, a esibirsi a Bari e a Sannicandro con un concerto per pianoforte e violino con il maestro Michele Fazio. In “cartellone”, Astor Piazzolla. Due strumenti di forte impatto emotivo oltre alle suggestioni del maestro Piazzolla oltre alle vostre interpretazioni. Con questo mix di emozioni, si prevede un favore del pubblico “affamato di bellezza all’ascolto”. Un musicista non “suona” solamente, ma dà quelle emozioni che appagano i sentimenti. E’ consapevole, lei come tutti i suoi colleghi, di questa responsabilità?

Assolutamente si! Ne sono consapevole e penso anche ai tanti miei colleghi che lo sono come me! Noi musicisti non siamo solo chiamati a suonare nel significato più generico di esibirci ed offrire la nostra performance, ma soprattutto di comunicare con la musica quello che realmente siamo come esseri umani, che ricercano quindi il bello e che sono mossi da sentimenti. E nei prossimi due concerti che hai appena menzionato, di sentimenti ce ne saranno tanti, dai più dolci ai più sensuali e tormentati.

Colgo dunque l’occasione per invitare ai due prossimi appuntamenti musicali che mi vedranno impegnato assieme a Michele Fazio, a Bari il 13 Dicembre all’Auditorium La vallisa e a Sannicandro di Bari il 14 Dicembre per lo spettacolo “Piazzolla Mon Amour” , tutti i lettori di questa rubrica e tutti coloro che desiderano emozionarsi un po con noi!

La proporzione è: Paganini sta al violino come il violino sta a Vivaldi. Matematica? No. Arte! Cosa ne pensa?

Penso alla grande relazione che c’è tra l’arte e la Matematica. La musica, come altre forme d’arte, è matematica  perché va alla ricerca dell’armonia e della perfezione. In Vivaldi, così come nella musica del grande Niccolò Paganini, c’è una perfezione di intenti, di forme e di melodie! Hanno creato delle strutture musicali perfette!

Voci di “corridoio”. E’ in corso una “silenziosa” operazione di teatro/danza con musica dal vivo per il 2023. Non voglio tentarla…posso chiedere a lei o mi costringe a fare il detective?

Assolutamente non la costringo a fare il detective! L’operazione è in corso e chissà, forse l’anno nuovo, porterà con sé questo nuovo e grande progetto! Rimanete aggiornati perché è davvero molto interessante! #staytuned!

Ha obiettivi ben calibrati, Domenico Masiello: proporsi come poeta della nota. Se della matematica ne fa scienza rigorosa, della poesia ne fa sapere e chi è indenne da questi sentimenti? Se Calliope (delle nove Muse, è quella della Letteratura n.d.r.) con la parola, Euterpe (Musa della Musica n.d.r.). rende la nota maestra di emozione.

Vittoria Loiacono.

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