lunedì, 29 Aprile, 2024 8:07:17 AM

“RESPIRA”, l’album d’esordio di Antonello Losacco.

Il bassista & compositore Antonello Losacco pubblica il suo album d’esordioRespira” con GleAM Recor

GleAM Records è orgogliosa di annunciare l’uscita diRespira”, primo album da leader del contrabbassista/bassista e compositore italiano Antonello Losacco, disponibile in CD e digital download/streaming già dal 20 maggio 2022.

La pubblicazione del disco è stata preceduta dal singolo “Almaluna” che uscì il 28 aprile 2022. Fin dalle prime note, appare chiaro l’intento descrittivo ed un’estetica musicale di respiro cinematico.

Il linguaggio jazzistico, incontra paesaggi sonori che rimandano all’impressionismo ed alla musica da film dal sapore autentico e tipicamente europeo.

Scrittura ed improvvisazione si intrecciano e si fondono, creando un discorso organico e mai autoreferenziale in cui, scenari a volte contrastanti si susseguono in una narrazione, tenuti insieme da una forte coerenza interpretativa e di scrittura.

Un equilibrio ben congegnato dal leader che offre dei quadri di bellezza cristallina grazie all’equilibrio tra la ricerca sul suono (contrabbasso, basso a 6 e 7 corde) e la forza espressiva del quartetto d’archi, di cui esplora le possibilita’ timbriche dando prova delle sue abilita’ di arrangiatore e orchestratore.

E’ evidente una poetica musicale in cui dominano grande pulizia formale e una capacità di sintesi in cui gli argomenti si susseguono lasciandosi attendere ed apprezzare rivelando le proprie intenzioni con un arco di pensiero molto ampio.

Un album da apprezzare nella sua interezza, nel quale ogni brano e’ una miniatura a se stante, ma che nel suo svolgersi temporale rivela una continuità emozionale ricca di grande profondità.

L’album apre con Almaluna, nel quale l’autore sembra voler dar voce alla potenza della tenerezza abbandonandosi ad una dimensione onirica senza tempo e senza censure.

Ne parla cosi’ l’autore: Esperienze della mia vita privata; una intera storia fatta di cadute e risalite e, giunta al lieto fine.

La seconda traccia del l’album e Alberto’s Thing, un puzzle melodico, la cui vera identità di partenza si svela solo alla fine e nel cui svolgimento c’è spazio per energia e groove.

Antonello Losacco

E’ la volta di The Journey, brano cangiante e filmico, privo di improvvisazioni, scritto da Francesco Schepisi e arrangiato dal leader, in cui e’ facile scorgere reminiscenze armoniche del primo Lile Mays.

Il quarto brano in scaletta e’ La Terra e gli uomini, nato come composizione per solo contrabbasso, si presenta qui arrangiato e realizzato in duo di contrabbassi con Giuseppe Bassi.

Si ispira ad una richiesta di aiuto proveniente da una navicella nello spazio, verso la madre Terra, ed allo stesso tempo la presa di coscienza da parte di chi da lassù inviava quel messaggio, che è la Terra stessa a chiedere aiuto ed a versare in difficoltà…le difficoltà causate da noi uomini.

Segue I tuoi occhi nel quale un flusso continuo ed un intreccio di melodie complementari cercano di dar voce alle emozioni inspiegabili e contrastanti nascoste dietro uno sguardo profondo.

La sesta traccia del disco, nuovamente in duo con Giuseppe Bassi al contrabbasso, si intitola Dove sei e affronta un altro tema della vita, ovvero la perdita.

Non la perdita definitiva dovuta ad una scomparsa, bensì a quella condizione nella quale ci si può ritrovare prima del termine dell’esistenza, laddove il contatto con la realtà diventa intermittente, ricordi di infanzia e torti subiti o presunti si mescolano ed il presente perde forma e significato. Way Home scritto da Francesco Schepisi ed eseguito nell’intimità del duo (piano/contrabbasso) rappresenta, a questo punto dell’album, un ideale punto di arrivo e di quiete in cui i due musicisti rivelano grande affinita’ espressiva costruendo un dialogo di lucente ispirazione.

Sempre di Francesco Schepisi e’ l’ottavo brano in scaletta, Way Home The Return, un piccolo frammento esplosivo (questa volta con arrangiamento degli archi curato dall’autore) che rimette, per così dire, in dubbio la quiete appena raggiunta.

Ricordi? è idealmente la parola “fine” a questo viaggio interiore ed emozionale. Una autocitazione del primo tema, ma in una forma e formazione ancor più intima.

Chiude il disco Respira, descritto cosi’ dall’ autore:l’unico brano ad essere stato composto durante i mesi del lockdown e registrato subito dopo.

Era doveroso dare voce a quel desiderio irrefrenabile di aria, di natura e di libertà che era germogliato durante i 70 giorni di clausura. L’unica composizione eseguita in solo, con il basso a 7 corde, nella quale ho cercato di sfruttare ogni risonanza e sfumatura.

Unode al suono ed allo spazio in cui il richiamo delle onde e del vento fanno da cornice alla voce del leader chiudendo miramilmente il cerchio di questa interessante opera prima del compositore

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