domenica, 22 Dicembre, 2024 4:26:46 AM

Ti chiedo sempre scusa… Autore sconosciuto

di Anna Landolfi.

Capita. Capita che si scelga il silenzio. Capita di scegliere di stare al buio. E’ come l’aria. C’è. Ma non si vede. Senti i profumi. Ma non li vedi. Ascolti le note, ma non si vedono. I sensi sono magici. Ancora più magica è quella percezione che provi quando ascolti e senti una voce, una musica, delle parole e la pelle si fa brividi perchè chi scrive quelle parole, desidera solo darti un’emozione e non vuole apparire. Non desidera altro che essere aria: c’è, ma non la vedi.

Questa che presento, è una composizione anomala. Può apparire remissiva, arrendevole. Può, chi scrive, apparire prigioniera dell’uomo amato. D’impeto, senza riflessione attenta, lei, la donna (di questo ne abbiamo certezza), arrendevole, si scusa. Si scusa di amarlo. Appare succube. Non è giusta considerazione: la lettura è intesa come atto d’amore assoluto. Unico. Esiste. Gli amori unici esistono perchè sono impossibili. Non sono poi così rari. Sono gli amori mai nati. Quelli non corrisposti. Lei (l’autrice), dimostra rispettoso riguardo. Muta, si arrende. Ha consapevolezza e lo scrive: “…perchè è andata così”.

La vita, continua. Due vite parallelle come le tante vissute. E come l’aria, invisibile, lei c’è.

AUTORE SCONOSCIUTO

Ti chiedo sempre scusa…

Ti chiedo sempre scusa perchè ti rispetto.

Ti chiedo sempre scusa perchè sei un uomo,

un padre,

un marito,

perchè sei un amico,

un amante,

perchè sei un lavoratore.

Ti chiedo sempre scusa perchè sono una donna

e perchè so che siamo assillanti,

ossessive,

chiacchierone,

testarde.

Ti chiedo sempre scusa perchè ho bisogno di capire

se davvero sono l’unica…

Ti chiedo sempre scusa perchè quando non ti capisco,

mi sforzo di capirti

e quando sei arrabbiato

io ti chiedo sempre scusa

perchè mi dispiace farti arrabbiare.

Ti chiedo sempre scusa perchè non posso averti.

Perchè è andata così

e questo non mi impedirà di amarti per sempre.

Tempi e pause rispettati. L’interpretazione è come il testo richiede. L’anonima autrice dosa termini con cauta sintassi. Non eccede. Non enfatizza. E’ sincera. Letteratura contemporanea e non romantica. Non ha struttura faziosa. E’ soprattutto di impronta umanistica: canta l’amore e sommi poeti lo cantavano settecento anni fa. Non ci sono colpe per chi canta l’amore. Ma lei chiede scusa… E’ l’animo puro.

Anna Landolfi.

Voce di Anna Pibiri.

In copertina: Gustave Coubert La Quercia di Vercingetorige” (1864)

 

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