di Mariano Argentieri.
Dalla sentenza “noto … e vo significando” dell’artista caricaturista Vittorio Amedeo Menotti Bianchi (1863 -1924), in arte Frate Menotti, che si evince dal suo ex libris, si comprende quali sono le intenzioni.
Come sottolinea la Direttrice della Biblioteca Nazionale di Bari,
Antonietta De Felice, “…il Nostro non lesinava ne tralasciava
nessun aspetto per mettere alla berlina i protagonisti della vita barese”.
Frate Menotti, dipendente alla Camera di Commercio, portò alla produzione di una ragguardevole quantità di opere realizzate a matita, inchiostri, acquerelli, oltre a litografie e stampe su prodotti editoriali.
Un patrimonio, di valore artistico e culturale, che la Biblioteca custodisce con gran cura, grazie a Maria Teresa Tafuri per il riordino e la catalogazione del fondo “Menotti”.
Di sovente, come rammemora Nicola Cortone, – cultore dell’arte popolare e della storia locale – Menotti frequentava i caffè “Risorgimento” e “Stoppani” ed anche in questi locali trovava soggetti da ridicolizzare, diventando per la cittadinanza il caricaturista per antonomasia.
Come confermano i resoconti di quel tempo ad opera di Armando Perotti. Ben si colloca nel panorama nazionale delle innumerevoli testate satiriche, dai nomi “carnascialeschi” o “irriverenti”, sottolinea la storica dell’arte dell’Università degli Studi di Bari Giulia Perrino.
Quarant’anni circa dell’onorata carriera di Menotti che Francesco Quarto, ex bibliotecario, ha ripercorso con scrupolo per dare un contributo al rinnovo del talento dell’Artista, teso ad invogliare la cittadinanza alla riscoperta delle irriverenti illustrazioni.
Una notorietà, quella di Menotti,
quasi sopita, che merita nuovi intenti
per la riabilitazione delle sue opere
che consta di circa duemila soggetti.
A tal proposito sarà realizzata una mostra, il cui merito è da decretare, in particolar modo, – oltre ai nominativi già citati – a Sabino Scianatico, titolare della storica libreria Barium, che con passione ha collezionato le riviste da cui sono state tratte le opere che saranno esposte presso la Camera di Commercio.
Una lodevole iniziativa, nel centenario della morte di Menotti, che fa da coronamento all’impegno di Scianatico che da divulgatore culturale, con difformi iniziative, ha portato avanti per conservare la cultura locale.
La mostra intitolata “In punta di matita, l’arte di Frate Menotti” è corredata dal pregevole catalogo pubblicato da Edizioni di Pagina. Gli autori per il contributo ricevuto ringraziano Domenico Lassandro e i fratelli Leo e Rocco Miolla.
Mariano Argentieri.
La mostra è organizzata dall’Associazione timpanisti Militia Sancti Nicolai,
in collaborazione con la Camera di Commercio
e la Biblioteca Nazionale di Bari,
ed è stata realizzata con il contributo di CMI srl (Molfetta),
Amgas e luce srl (Bari),
Magicaterra (Bari)
e Aps Martinus (Bari).
La mostra, con ingresso libero, sarà visitabile dal 18 aprile fino al 5 maggio p.v.,
da lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30
con ulteriore apertura pomeridiana
il lunedì e il giovedì dalle 15.30 alle 16.30,
mentre sarà chiusa sabato e domenica.