sabato, 27 Aprile, 2024 10:24:41 PM

Cartoceto (Pu) – Rui Frati e Théâtre de l’Opprimé di Parigi

l’Editoriale.

La Rivista Europea “Catarsi, Teatri delle diversità”, pubblicazione fondata all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo nel 1996, diretta da Vito Minoia, docente in discipline dell’Educazione e dello Spettacolo, ha assegnato il Premio Internazionale Gramsci per il Teatro in Carcere 2023.

La comunicazione ufficiale è arrivata, in forma inedita, a conclusione del Progetto nazionale di teatro in carcere “Sentieri Incrociati” tenutosi a Pesaro dal 18 al 20 dicembre 2023.

L’iniziativa, solitamente abbinata al convegno internazionale della Rivista, promosso in collaborazione con l’Associazione Casa Natale Gramsci di Ales,

l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro,

l’International Network Theatre in Prison – International Theatre Institute Partner,

è giunta alla sua settima edizione avendo come giurati

Giulio Baffi (Presidente della Associazione Nazionale dei Critici di Teatro),

Valeria Ottolenghi (critico teatrale a Parma),

Mariano Dolci (Maestro Burattinaio a Pisa, già docente di Teatro di Animazione all’Università di Urbino).

Il Premio è stato assegnato a Rui Frati e Théâtre de l’Opprimé Paris.

Rui Frati

Così cita la motivazione: «Attore e regista, Rui Frati ha iniziato la sua carriera teatrale in Brasile, dopo aver effettuato studi in teatro e sociologia.

Lavora con Robert Wilson, Andrei Serban, Enrique Buenaventura, Augusto Boal, Ariane Mnouchkine, Maurice Vanneau, Alvin Nikolais.

In Europa, ha insegnato al Conservatorio Nazionale d’Arte Drammatica di Lisbona prima di stabilirsi a Parigi, dove è succeduto ad Augusto Boal come direttore del Teatro dell’Oppresso dal 1998.

Ha contribuito a conferire al teatro di Parigi lo status di centro europeo per la ricerca e lo sviluppo del metodo del Teatro dell’Oppresso.

Rui Frati nella sua lunga carriera ha attuato significative esperienze nelle carceri di diversi Paesi. Emblematica rimane la prima esperienza nel carcere minorile di Casablanca nel 2004.

Oggi, con la regista Delphine Dey e Teresa Ferreira, Benoît Felix Lombard, Leo Frati, Alain Ramirez, Joel Anderson, attori del collettivo Théâtre de l’Opprimé Paris, dirige o partecipa a numerosi progetti nazionali e internazionali in collaborazione con ONG e Centri Culturali (in Germania, Brasile, Bulgaria, Burundi, Cile).

Nel settembre del 2023 ha ancora una volta diretto nel carcere di Santiago del Cile un workshop introduttivo sulle basi del Metodo del Teatro-Forum.

Lo scopo è stato di promuovere la consapevolezza critica, l’empatia, l’azione sociale, incoraggiando gli spettatori ad agire per il cambiamento nella comunità».

Il Premio sarà consegnato, come da tradizione, all’interno della prossima edizione (venticinquesima) del Convegno della Rivista Europea “Catarsi, Teatri delle diversità” che si terrà a Urbania (Pesaro e Urbino) nell’autunno 2024, quando Rui Frati terrà una conferenza sul senso del proprio agire teatrale in carcere e in altri contesti sociali.

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