venerdì, 29 Marzo, 2024 6:18:55 AM

Il FENG SHUI, intervista ad Alba Angiola

Di Elisabetta Lamanna.

Alba Angiola.

Un’estate di qualche anno fa mi trovavo in un’isola della Grecia, immersa nel vento e nel mare, dove la natura fa da padrona ed è vietato usare automobili; una di quelle isole greche rimaste selvagge, intatte nella loro bellezza primitiva, dove si trascorre una vacanza per rigenerarsi, lontani dall’ “involuzione umana” che inquina la nostra terra. In questo luogo paradisiaco, in una spiaggia da sogno, sentivo parlare, sia in lingua italiana che in quella greca, una bella donna  a cui mi avvicinai per chiedere se fosse italiana o greca, poiché di italiani, in quel luogo, ce ne erano davvero pochissimi. Con grande stupore lei mi disse che, non solo era italiana, ma era persino di Bari, della mia città! Era Alba Angiola.

L’ho incontrata diverse volte, gli anni successivi, sempre d’estate, in una spiaggia del Capitolo, località marina della città di Monopoli, che dista circa 30 km da Bari, dove lei risiede, durante la stagione calda, in una villa meravigliosa a ridosso di questa spiaggia. Mi ha invitato, più volte, nella sua dimora estiva, e qui ho sempre percepito un’armonia unica, sprigionata dagli oggetti, dai colori, dalle forme, dagli arredi e dalla loro disposizione e dal paesaggio naturale con il quale il suo villino entra in perfetta sintonia.

Alba Angiola è un’esperta di Feng Shui, che significa in cinese “VENTO E ACQUA”, proprio i due elementi che ho trovato preponderanti nell’isola greca dove l’ho conosciuta. Infatti, lei vive coerentemente con i principi di questa filosofia, oltre a prestare consulenze Feng Shui agli architetti, in Italia, in Grecia e in Indonesia.

Alba Angiola è un’insegnante di lingua Inglese in un Liceo di Bari, ma la sua vita è corredata da tante altre importanti esperienze, prima di arrivare alla scoperta e alla conoscenza del Feng Shui, tra le più significative c’è quella di essere stata l’interprete di Frank Sinatra, durante il suo concerto al teatro Petruzzelli di Bari.

Alba Angiola ha scritto un magnifico libro sul Feng Shui, a mano, in inglese, disegnato e progettato da lei, cucito artigianalmente secondo un’antica tradizione cinese, da un’abile artigiano barese, restauratore  di libri, un’opera in linea con il Feng Shui sia nella sua progettazione che nei suoi contenuti.

Questa interessantissima filosofia cinese, antica di 7000 anni, mi ha talmente incuriosita che le ho proposto un’intervista. L’abbiamo condotta immerse pienamente in quest’atmosfera suggestiva del Feng Shui, cioè sedute sul rilassante terrazzino della sua villa, con le luci soffuse del tramonto, con il dolce suono della risacca delle onde, i riflessi del sole e dei colori del cielo sullo specchio d’acqua.

 

Come è nata questa sua passione per il FENG SHUI?

E’ nata tantissimi anni fa. Non conoscevo neanche l’esistenza del FENG SHUI, grazie al mio maestro di yoga, Franco Marinelli, che tra l’altro è anche presidente di ECO ACTION in Europa, ed è stato il fondatore di Bio Architettura in Italia, a cui ho dedicato il mio libro. Entrando a casa mia, trent’anni fa, disse: “ma questa casa  è FENG SHUI! Tu devi fare la consulente di FENG SHUI!” e da allora mi sono messa a studiare, a cercare di capire cosa fosse questo FENG SHUI. Mi sono appassionata e l’ho applicato.

Quindi lei ha fatto dei corsi per diventare esperta di questa filosofia?

All’inizio mi sono dedicata anima e corpo, ho fatto tante cose da autodidatta, ho letto tantissimo, poi è successa una cosa carina: è venuto un mio amico dall’Indonesia e mi ha raccontato che aveva costruito una casa ed io gli ho chiesto: ” l’hai costruita da FENG SHUI?” e lui mi ha risposto: ”è ovvio, qui in Indonesia si costruisce tutto FENG SHUI”. Quindi gli ho proposto delle schede che avevo scritto e disegnato a mano per i miei studenti, tutte in inglese, per spiegare questa filosofia. Le ha volute vedere e gli sono piaciute talmente tanto che mi ha chiamato per otto mesi di seguito per esortarmi a scrivere un libro. Per i miei studenti avevo realizzato trenta tavole, poi è diventata un’opera di 87 pagine, un libro. É stato pubblicato, l’ho venduto ovunque; per caso avevo pubblicato, su facebook, la copertina del libro e l’ho venduto immediatamente, nonostante fosse scritto in Inglese. Da quel momento in poi hanno iniziato a chiedermi consulenze ed io, per onestà, ho ritenuto opportuno prendere un diploma come consulente di FENG SHUI, con dei maestri che mi hanno contattata dalla California, perché hanno visto il mio libro sul web, si sono incuriositi, mi hanno voluta conoscere ed hanno ordinato il mio libro. Da quel momento siamo diventati amici, li ho invitati a Bari, che loro ritengono essere una città  FENG SHUI inserita in una regione adatta ad esprimere questa filosofia, perché noi abbiamo sia il vento (FENG) che l’acqua (SHUI). Quindi ho preso un diploma in una loro scuola internazionale, come Consulente Internazionale Professionale FENG SHUI Scuola Cinese del Maestro You Len  in California nel 2012. In tal modo ho  avuto la certezza di poter firmare i progetti e,  chi mi chiedeva la consulenza , che non si risolve in un intervento  che stravolge l’abitazione, perché un conto è lavorare per la costruzione di una casa,  insieme alla collaborazione degli architetti,  e un conto è entrare in una casa già costruita e arredata, e quindi doverla  “correggere”. Nessuno più si spaventa perché uso dei rimedi, a volte anche invisibili, nel senso che sono nascosti, o che si armonizzano talmente tanto con il tipo di arredamento  e di personalità di chi ci abita che, anche  chi ci entra , ed è estraneo, non si accorge di niente.

 

Cosa l’ha portata a realizzare la sua opera sul FENG SHUI scritta e disegnata a mano?

Per trasmettere l’amore e la vibrazione personale e spirituale bisogna farli passare dalle proprie mani, come facevano gli antichi maestri che insegnavano i crittogrammi e gli ideogrammi con il pennello e facevano passare dal loro braccio, poi dalla mano ed infine dalle dita, gli insegnamenti spirituali ai loro discepoli.  Allo stesso modo ho pensato di tramandare questa tradizione con un piccolo gesto che è quello di scriverlo a mano, anche perché abbiamo perso un po’ l’abitudine ad usare le penne, e quindi per andare contro corrente all’uso del digitale, per far arrivare al cuore dei miei alunni l’autenticità e se fosse passato davvero l’avrei sperimentato subito attraverso le loro reazioni. I miei alunni hanno reagito in un modo appassionato, e anche in un altro liceo di Bari, dove hanno usato il mio libro, mi invitano spesso i ragazzi per fare lezioni in  diretta, per esempio, su come si costruisce in Europa o in Oriente e per spiegare che differenze ci sono sull’uso del FENG SHUI, ecc. Mi invitano anche le docenti di Inglese, e con lezioni tutte in Inglese, spiego come si costruisce in Gran Bretagna la casa e le sue parti, ecc. Con i miei alunni applico il mio insegnamento in questo modo: inizio a fargli disegnare la piantina della propria stanza o della loro casa e poi facciamo un esperimento; per fare vedere gli otto ambiti della loro vita come vengono rispettati nella loro casa si mette uno strumento che si chiama BA-GUA’, che vuol dire otto aree della nostra vita ed è una specie di bussola. Con i ragazzi faccio questo esperimento: gli chiedo di indicarmi sulla piantina il luogo dove svolgono il loro studi, e mettendo il BA-GUA’ sul punto da loro indicato, si capisce se quello è proprio la zona della conoscenza. Abbiamo trovato, molto spesso, che i ragazzi, con la loro anima, il loro intuito, ma con il loro cuore soprattutto, si piazzavano nella loro personale zona della conoscenza, che d’istinto era la cucina oppure il salotto, insomma in qualsiasi zona a loro congeniale, tranne che nella stanza dello studio, dove c’era la propria scrivania. Gli alunni trovavano la loro zona della conoscenza nel NORD-EST della casa, come indicato dal BA-GUA’ sulla piantina della loro casa.

BA-GUA’

Da quello che ho compreso ci sono altri ambiti, oltre a quello della conoscenza, in quale altri ambiti della vita viene applicato il FENG SHUI?

Poiché il FENG SHUI è un modo di essere, si può usare in tutti gli ambiti della propria vita, in particolar modo, attualmente è sorprendente come venga utilizzato in cucina, per quanto riguarda i cibi yin e yang, quindi l’utilizzo dell’acido basico per essere in armonia con il sangue, e non farlo acidificare, per evitare di avere delle malattie come un tumore, che viene favorito da un ambiente abbastanza acido. Quindi per alcalinizzare il corpo si cerca di armonizzare i cibi nello yin e nello yang. Ogni cibo ha la sua valenza yin, legata anche agli organi interni del corpo umano che sono legati, appunto, agli elementi dello yin e dello yang. Perciò ci si può nutrire stando attenti a questi equilibri. Nell’ambito di una casa rientra il FENG SHUI e, soprattutto, si fa attenzione alla cucina cioè a come si sistemano i fornelli e a come si preparano gli alimenti, sempre facendo passare il cibo dalle proprie mani. Anche gli antichi ci insegnano che quando cucina la mamma si guarisce da una malattia o non ci si ammala, perché dalle mani della madre passa l’amore. L’altro ambito sorprendente del FENG SHUI è quello della medicina.  Ho fatto una consulenza ad un iridologo specialista che si è appassionato a questa filosofia, ed aveva applicato il FENG SHUI nelle sue diagnosi e nelle sue terapie.    Questo medico mi diceva che, se riscontrava una malattia in un suo paziente, io potevo fare una consulenza nell’appartamento di questa persona, stabilendo determinati criteri. L’iridologo voleva sperimentare se, dopo sei mesi dall’ intervento del FENG SHUI, nell’appartamento del paziente, rifacendo la visita all’iride,  avessero influito in qualche modo i rimedi e ci fossero stati dei miglioramenti sulla malattia e quindi  sulla condizione generale della persona curata.

 

Lei ha prestato la sua consulenza in diversi Paesi; questa filosofia la ha adattata in ogni Paese in cui è andata ?

Si certo, sarebbe insensato applicare o usare in Italia i “rimedi”, cioè le correzioni, così come vengono chiamate dai cinesi o anche dai bio architetti, che nella nostra cultura non hanno alcun senso. La simbologia è supportata dal valore che noi diamo a quel simbolo, dal significato che ha per noi. Se si parla di casa, si fa un lavoro personalizzato, invece se si tratta di un posto pubblico, come un giardino oppure un ufficio, o una banca si parla di un contesto generale, i valori cambiano. In Indonesia è stato facilissimo lavorare nel fare la consulente per un Resort di lusso, nell’isola di Sumba, che è un paradiso terrestre.  Per gli indonesiani mettere una statua con una fontanina, per energizzare il luogo, è stato facile mentre qui, in Italia, ci devi ragionare per far mettere una fontanella nella zona della ricchezza, nelle case non è proprio facile far inserire una fontanella per vivacizzare un po’ le entrate.

Quali sono stati i migliori riscontri che lei ha potuto verificare nei suoi interventi FENG SHUI?

Quando inizio un lavoro, chiedo sempre alla persona che mi interpella, in quale degli otto ambiti vuole migliorare la propria vita. Incomincio da questa fase che è preponderante. Di solito i problemi che ho riscontrato fino ad ora sono o nell’ambito affettivo, o in quello economico o in quello della salute, questi tre sono i principali. Quindi inizio dall’ambito che si vuole migliorare poi ne beneficiano, di conseguenza, anche gli altri. I feedback,  da tutte le case che ho trattato dal 2012 fino ad oggi, sono tutti estremamente positivi, direi strabilianti, poi gioca anche molto l’effetto psicologico, nel senso che una persona si sente  in armonia con la propria casa, la vede più accogliente, risente della vibrazione di alcuni simboli e soprattutto dei colori, perché sono loro che influiscono più che altro sulla nostra psiche e quindi armonizzando il tutto e vivendo accolti dalla propria casa, che sarebbe il nostro cappotto, chiaramente hanno dei grandissimi risultati.  Non ritengo che sia tutto merito del FENG SHUI, ma sono i rimedi che entrano in armonia con la persona che mi ha chiesto l’intervento e questa persona, insieme a me, migliora dal punto di vista interiore, perché altrimenti sarebbe inutile qualsiasi tipo di intervento; se non vogliamo partire da noi, tutto quello che facciamo fuori è come aver messo un quadro nuovo e bello, non funziona, e se dovesse funzionare durerebbe pochissime settimane.

 

Tra i rimedi che lei usa, quali sono quelli più efficaci e cosa le ritorna come feedback?

Tra quelli più efficaci, secondo i dettami del FENG SHUI, che comunque ha una lunga storia di 7000 anni, riassumerla in una breve intervista dà solo un’infarinatura, è il colore, perché entra proprio in vibrazione con noi, in secondo luogo ci sono le forme che, più sono sinuose, morbide e accoglienti e maggiore è il loro effetto, ed infine, all’ultimo posto,  ci sono i materiali, la cui scelta, gli architetti, fanno maggiore attenzione, ovviamente i materiali devono essere il più naturali possibile.

Lei trova che ci sia in generale un certo interessamento al FENG SHUI e che tipo di persone, di quale paese, di quale età, di che sesso si rivolgono a lei?

Ho una pagina su fb di followers che sono 2500 dalla Thailandia, 2000 dal Messico perché là il FENG SHUI è molto sentito e fanno tutto con questa filosofia, addirittura in Messico, in ogni comune fanno le riunioni per gli interventi di FENG SHUI nella città, per garantire il benessere al cittadino. Quindi non va in porto nessun progetto se non c’è il beneplacito del maestro consulente di FENG SHUI. Un mio amico della Thailandia, in cui vive, mi ha telefonato per dirmi che non aveva avuto l’abitabilità della sua casa, dal comune, perché un esperto dell’amministrazione gli aveva detto di abbattere un muro poiché questo interferiva con la salute di chi ci abitava. La salute in Thailandia costa allo stato e loro puntano,  quindi, sulla medicina preventiva. Di solito da me vengono per consulenze FENG SHUI più le donne, dai 40  ai 60 anni, invece dai 10 anni in su, più maschietti.

 

Il libro che lei ha scritto è esaustivo o richiede comunque una spiegazione da parte sua?

Il mio libro è un manuale per principianti, c’è anche una dispensa in italiano, in allegato, quindi chi fosse interessato può leggerlo in italiano, apre una finestra su questo mondo del FENG SHUI, che è vastissimo. Il primo monumento FENG SHUI è stato la “grande muraglia” che non ferisce mai le montagne e poi la “Città Proibita” è il più emblematico,  quindi è una filosofia antichissima. Se si vuole agire un po’ per gioco, rendere la casa armoniosa con dei bei colori, fornisco dei suggerimenti per ogni ambito. Il libro comunque è molto esaustivo, si può vivere come un libro di ricette, è molto carino e divertente, se invece si vuole entrare nello specifico, io sono stata preparata pel farlo con la data di nascita di chi ci abita, si armonizza sempre con il padrone di casa, si personalizza perché per ognuno di noi c’è la propria direzione, il proprio luogo più favorevole.

Lei vive in linea con questa filosofia, quali sono le attività, tra quelle che lei svolge, che si sente di suggerire o vuole proporre a chi vuole vivere seguendo i principi del FENG SHUI ?

Il FENG SHUI è in armonia con la natura, tutto quello che non inquina, non disturba, non fa rumore, non sporca, non dà fastidio agli altri è già in armonia con la natura e con noi stessi soprattutto. Per ciò che mi riguarda, io da quattro anni, pratico Il paddling , il famoso S.U.P., quindi vado su una tavola in piedi, sull’acqua con una pagaia  e quando sono su questa tavola ci sono solo io con il mare,  il suo suono e null’altro più, e lo pratico in tutte le stagioni. Non si parla durante la pratica del S.U.P.,  perché bisogna concentrarsi sull’equilibrio, guardare sempre in avanti, cercare di cavalcare l’onda, quando ce ne è qualcuna “impertinente”, quando il mare è calmo è un benessere per la mente e lo spirito. Cammino anche molto sulla sabbia a piedi nudi perché, in tal modo, si alcalinizza il sangue, insomma cerco sempre di mantenermi in grande armonia con la pratica dello yoga, che seguo da anni, e lo consiglio moltissimo perché attraverso il respiro guidato e gli esercizi praticati, si crea un ottimo equilibrio psicofisico.

 

FENG SHUI, a manual for beginners di Alba Angiola.

Siamo arrivati al termine dell’intervista. So che lei è una grandissima amante e appassionata della Grecia, che ritiene molto più vicina al suo modo di essere e perciò anche più in linea con la filosofia del FENG SHUI, quali sono i suoi progetti futuri ?

Sto preparando una guida personalissima, unica, che contiene dei consigli molto pratici, forniti da me, che ho visitato 54 isole greche, su tutte le case, i punti di riferimento, i numeri telefonici, le donne che ho conosciuto che danno in affitto alcune case, i ristorantini dove si mangia bene, le spiagge nascoste, le isole non troppo battute dal turismo, in quale mese è preferibile andare e quando no. Poi ci sono anche delle piccole curiosità sulla terraferma greca, che conosco anche abbastanza bene perché sono stata la compagna di un uomo greco per molti anni, anche lui appassionato di natura e mi ha insegnato molti segreti della Grecia.

La ringrazio tantissimo Signora Angiola per averci fatto viaggiare con lei nell’affascinante mondo del FENG SHUI e le auguro buona fortuna per il suo nuovo progetto.

Elisabetta Lamanna.

 

 

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One comment

  1. Grazie Elisabetta Lamanna

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