giovedì, 18 Aprile, 2024 8:47:20 PM

L’opera d’arte che non ti aspetti

Di Valeria Cristiano.

Vince Gilligan, sceneggiatore, regista.

Qual è il compito dell’opera d’arte? Convenzionalmente, l’arte deve assolvere ad una serie di compiti e funzioni: godimento estetico, risonanza interiore, ammirazione, commozione, riflessione. Va sottolineato che non tutte le opere rapiscono allo stesso modo e con la stessa intensità, pochissimi sono i capolavori universali. Le opere d’arte vanno contestualizzate, cioè bisogna riconoscere il legame indissolubile esistente con l’epoca e la cultura in cui vengono realizzate. Nella nostra epoca l’arte viene coniugata, e non potrebbe essere diversamente, con la tecnologia, magari non per quanto riguarda le arti più classiche come scultura e pittura, ma sicuramente musica ed arti visive, fra cui fotografia e cinematografia. E’ proprio vero che a volte trovi l’arte dove non pensi possa trovarsi. E’ il caso di cui voglio parlarvi, anomalo ed inconsueto, e riguarda una serie televisiva.

“Breaking bad” è un capolavoro e provoca forti emozioni, soprattutto fa riflettere. Svolge anche una funzione pedagogica. Creata da Vince Gilligan e trasmessa in America dal 2008 al 2013, è stata definita da gran parte della critica un autentico capolavoro e considerata una delle migliori serie televisive mai scritte al mondo; risulta ancora la serie tv più vista sulla piattaforma Netflix. Ha ricevuto eccellenti recensioni per la sceneggiatura, la regia e le interpretazione degli attori; ha vinto 16 Emmy Award, 8 Satellite Award, 12 Saturn Award, 2 Golden Globe e molti altri premi che ne fanno la serie televisiva più premiata di sempre.

Walter White interpretato da Bryan Cranston.

La storia narrata parte da un preciso momento della vita di un modesto professore di chimica in un liceo di Albuquerque, New Mexico. Walter White (impersonato da uno stratosferico Brian Cranston, premio Oscar) è mite, timido e remissivo, ottimo professore che cerca di coinvolgere i suoi studenti con molti esperimenti e strumenti didattici appassionanti. Ha un figlio, Walter jr, affetto da paralisi infantile che lo costringe a muoversi con le stampelle e gli causa problemi di linguaggio, e la moglie Skyler è incinta; la famiglia è completata grazie al legame fra Skyler e la sorella, sposata con un poliziotto della DEA, che scherzosamente sottolinea spesso e volentieri il carattere remissivo del cognato.

Tutto cambia il giorno in cui Walter riceve la diagnosi di cancro ai polmoni, inoperabile, al 4 stadio. Non vuole lasciare alla moglie e ai figli (la piccola non è neanche nata) una casa gravata da mutuo e nient’altro. Decide quindi di mettere a frutto le sue competenze in chimica e di guadagnare quello che basta per mantenere la famiglia fino al college per i figli, preparando una droga sintetica, la metanfetamina. Presa la decisione si rende conto di aver bisogno di un aiutante e va a cercare un suo ex studente che fa uso di sostanze stupefacenti e le spaccia, Jesse Pinkman. I due iniziano a preparare la droga che ha una purezza del 99%, e “sfonda” sul mercato. Da questo momento in poi, dopo momenti anche esilaranti dovuti all’inesperienza di entrambi, la cosa si fa seria: l’eccellente qualità del prodotto attira l’attenzione di distributori, che sono naturalmente boss della delinquenza e della mafia, e i due devono adeguarsi al contesto in cui si trovano ad operare, estremamente pericoloso. Il professore sceglie uno pseudonimo, Heinsenberg, con cui muoversi nella malavita.

Skyler White interpretata da Anna Gunn.

Assistiamo al mutamento del professore. Da mite e remissivo diventa determinato, lucido, in grado di fare scelte rischiose, di uccidere per eliminare ostacoli dal suo cammino o per difendere la sua vita e quella del giovane Jesse. Incredibilmente, Jesse si manifesta per quello che è: un ragazzo di sostanziali buoni principi e valori, segnato dalla mancanza d’amore e dal cinismo della famiglia, oltre che ovviamente dal contesto giovanile in cui alcool e droga rappresentano il divertimento; la trasformazione di Walter/Heisenberg è di segno opposto, e vediamo il professore diventare sempre più spietato e capace di mantenere una doppia vita. Breaking bad letteralmente significa “diventare cattivo” ed è un’espressione in uso nel sud degli Stati Uniti equivalente al nostro “fare il diavolo a quattro”. Il percorso della serie, articolata in cinque stagioni, ha lo scopo esplicito di evidenziare il cambiamento e di far riflettere gli spettatori. Spesso noi comuni mortali siamo convinti di conoscerci bene, siamo sicuri delle nostre scelte e convinzioni e ci lasciamo scappare un “sono certo che in quelle circostanze io farei diversamente”.

Jesse Pinkman, interpretato da Aaron Paul.

Questa storia ci fa riflettere su quanto sia facile essere buoni e mantenere etica e morale quando tutto va bene. E’ quando tutto va male che si vede la forza della persona, la sua capacità di farsi guidare dai valori che hanno ispirato la sua vita fino a quel momento. E quando vediamo storie come questa si fa strada una domanda: quella persona è cambiata o era già così?  Quanto conta il lato oscuro di cui tutti siamo dotati? Potrebbe prendere il predominio, nelle condizioni giuste? A questo proposito, va rilevato che nel corso della storia, Walter viene scoperto dalla moglie, ormai prossima al parto. Cosa fa Skyler? Certo viene sconvolta da quello che scopre, ma ancor di più dai milioni di dollari nascosti in casa. E supporta attivamente il marito nella gestione del malloppo. Diversa sarà la reazione del figlio, il quale non vorrà più vedere il padre.

Come finisce questa avvincente vicenda? Non bene, a dimostrazione che il delitto non paga e che gli errori commessi vengono pagati a caro prezzo. Il cognato di Walter, poliziotto della DEA (organizzazione anti-droga) impegnato nella caccia proprio ad Heinsenberg, lo scopre e viene ucciso dai trafficanti. La famiglia ripudia Walter, che scappa, e conclude la sua vita terrena salvando per l’ultima volta Jesse. I soldi sono persi: la perdizione di Walter non è servita allo scopo per cui è iniziata.

Saul Goodman, interprertato da Bob Odenkirk

Questa serie tv tiene incollati davanti allo schermo. Avvincente, spettacolare, soprattutto con personaggi vivi, profondamente umani, cui ci si affeziona e di cui si seguono le vicende con partecipazione. La colonna sonora è straordinaria, la fotografia perfetta e le immagini spesso spettacolari e l’accuratezza scientifica totale. Una serie perfetta, un capolavoro, un’opera d’arte che fa commuovere, emozionare, riflettere sulla natura umana e sulla nostra epoca.

Valeria Cristiano.

 

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