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Turi (Ba) – Continua a sorprendere “Pasión y nada más”

Il 7 agosto scorso, presso l’Auditorium Comunale di Turi, ha avuto luogo l’ultima presentazione del secondo romanzo di Patrizia Gesuita, “Pasión y nada más”.

La serata è stata dedicata all’indimenticabile docente Mariagrazia Gravina dell’U.C.I.M. di Polignano a Mare

L’autrice ha suscitato ancora una volta l’interesse per una letteratura contemporanea, che fa del racconto un’analisi introspettiva di una donna libera ed evoluta dagli aspetti ormai superati del ruolo femminile.

Patrizia Gesuita

L’autrice anche in questo romanzo, dedica attenzione alle donne dimenticate, a donne di generazioni opposte, l’una (“Il segreto di Esther”, Fides Edizioni. n.d.r.), costretta in un silenzio sociale di un buio periodo storico italiano; l’altra, figlia della società odierna, concentrata su uno status di invidualità mirata alla carriera.

Ambienti di benessere e conquiste, il lavoro, l’high society, i viaggi aerei dall’Europa all’America Latina, i rapporti umani di brillanti interessi comuni di una società festaiola.

Una floridezza conquistata e naturalmente vissuta spensierata. Fino a quando… entra, nel destino della protagonista, un’ inaspettata e seducente figura maschile che le stravolge la quotidianità.

E’ intorno a questi elementi che Patrizia Gesuita tesse un literary style con la sua personalissima visione di una scrittrice che, con la parola scritta, tratteggia nel dettaglio e con intensa minuzia, le nuance di ogni personaggio del romanzo.

Alla soirèe organizzata dalla LUTE (la Libera Università della Terza Età) di Turi nell’ampio e moderno spazio dell’Auditorium Comunale, concesso grazie al Sindaco Giuseppe De Tomaso, primo cittadino di una fervente comunità dedita alla Cultura, sono intervenuti Rosanna Palmisano, Presidente pro-tempore della LUTE, Rossana Tursi, maestra di Tango argentino, tanguera lei stessa e importante consulente del romanzo “Pasión y nada más”, Alessio Rega, Fides Edizioni, editore che si prodiga affinchè una letteratura territoriale sia resa nota in molte rassegne letterarie europee; Gianni Pantaleo, editore e caporedattore della testata giornalistica online “Arti Libere” e Claudia Di Lorenzo, che con disinvolto garbo ha condotto e moderato la serata.

“Dopo avere letto e pubblicato il primo romanzo di Patrizia Gesuita “Il segreto di Esther”, ricevuto un ampio consenso dai lettori e presentato in altre città italiane, non ho avuto dubbi sul titolo del suo secondo romanzo.

I risultati di un successo non sono limitati al numero di copie stampate, ma all’entusiasmo del pubblico che accoglie sempre con curiosità un sequel”.

Così risponde Alessio Rega alla domanda postagli dalla conduttrice sul criterio di valutazione con la quale le case editrici pubblicano un libro.

Con l’attenta partecipazione del pubblico, alcune delle pagine del romanzo sono state interpretate e commentate da Rosanna Palmisano.

Alle letture sono seguite esibizioni canore e musicali di Alessio Giove, fisarmonista e Rita Ciccarone, soprano.

Compagni anche nella vita, i due artisti sono stati travolti da numerossissimi applausi per l’intensità interpretativa di brani quali “Vuelvo al Sur” e “Oblivion”, entrambi di Astor Piazzolla e “Por una cabeza” di Carlos Gardel. Esecuzioni di intensissima passione legata al contesto del romanzo.

Tra questi interludi musicali, è continuato il dialogo intrapreso dalla moderatice, Claudia Di Lorenzo, dando la parola a Rossana Tursi che professionalmente ha spiegato quali le differenze di espressioni coreografiche del Tango.

La “Tanda”, sequenza di danze accompagnate da brani musicali, il “Cabeceo”, silenzioso cenno della testa, invito del tanguero alla donna che desidera invitare al ballo. Gli sguardi. Il respiro…i corpi.

Tecniche sensuali di una danza, il Tango, che non è fatta solo di abili successioni di passi, ma di assoluti sentimenti quasi fosse “l’amore” il tormento di passione di una coppia.

Un azzardo storico lo ha proposto Gianni Pantaleo, sostenendo che lo stile di un artista, nella pittura, nel cinema, nella scrittura, nel corso del tempo, crea una corrente artistica.

Il Sindaco Giuseppe De Tomaso

Un’analisi della narrazione stilistica dell’autrice, Pantaleo rileva un legame impressionistico propria di una corrente artistica del XIX secolo, secolo di grandeur sociale e di benessere comune che coinvolgeva le capitali europee, ognuna con una propria identità culturale.

E’ nella Ville Lumière che Pantaleo lega lo stile letterario di Patrizia Gesuita, all’Impressionismo. L’autore, la scrittrice, il pittore, caratterizzano le loro opere con una introspettiva visione del momento vissuto, cristallizzandone l’attenzione su ognuno dei soggetti presentati o rappresentati.

Nel romanzo, ogni capitolo è una rappresentazione dell’accaduto vissuto in quel momento dai protagonisti. L’autrice ne trae personalissime impressioni, raccontandole con la parola scritta.

L’autrice può quindi essere riconosciuta come antesignana di una corrente culturale che Pantaleo definisce neo-impressionismo.

In qualità di solista e prima del termine della presentazione di “Pasión y nada más”, Alessio Giove con “Libertango”, ha scosso gli animi dei presenti con una impetuosa interpretazione il cui suo alter ego è la fisarmonica. 

La soirèe si è conclusa con una coinvolgente rappresentazione coreografica di Rossana Tursi, interpretata da due sue allieve: Tamara Paitchadze e Tonia Grassi che con baile sensual, hanno letteralemente incarnato il senso stesso del Tango con “La Cumparsita”.

Invitato da Rosanna Palmisano tra il parterre degli ospiti della presentazione, il Sindaco Giuseppe De Tomaso, uomo di grande sensibilità alla Cultura e alle Arti, ha sentitamente ringraziato della graditissima soirèe e della leggerezza con sui essa è stata condotta e presentata al numeroso pubblico.

Con una nota di Storia della Cultura, il Primo Cittadino ci ha ricordati le origini pugliesi del grande Astor Piazzola, il nonno era nativo di Trani.

L’autrice devolve il ricavato delle vendite, all’Associazione “Gabriel” ODV che da anni lavora per l’umanizzazione delle cure in oncologia. 

La cultura non è acqua e la serata si è conclusa con un brindisi alla Letteratura con il “BollicineChéri” delle Cantine Coppi.


 

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