giovedì, 2 Maggio, 2024 4:37:52 PM

Gianpiero Perra, la dirompente potenza della parola

di Anna Landolfi.

Una lunga pausa estiva. Tanto attesa attraverso le difficoltà sanitarie nelle quali ancora viviamo. Non ha impedito la riflessione, la consapevolezza di quanto fragile sia il genere umano. Al di là delle polemiche politiche o delle cause della diffusione virale, al di là di tutto, la parola non si è fermata. Tra coloro i quali hanno il dono di saperla comporre, di cercare termini che trasmettino un’emozione, c’è  Gianpiero Perra, poeta, proposto da questa rubrica dedicata alla “Poesia…non di autore” non perchè sia figlia di un Dio minore, ma perchè è compito delle politiche redazionali del nostro magazine, occuparci di presentare al lettore, autori e artisti che non hanno quella voce che permetta loro di aprirsi con l’animo di chi scuote un’emozione.

Mattino, è una sua composizione poetica. E’ stata presentata in redazione con un silenzioso, proprompente frastuono interiore, dal contenuto di un’incontenibile riflessione di un uomo di fronte all’Infinito. Ed a ragione, Giampiero Perra, si pone parte di quell’Universo in cui tutti siamo solo una particella dell’intero sistema vitale. L’umiltà “…a capo chino”  di chi attende di guardare il Cielo, circondato dal continuo vivere la vita rispettoso di quanto la vita stessa è la ragione dell’esistenza. Oltre la materia, oltre il piacere effimero, ben oltre l’interesse di vivere la vita come un diritto alla vita. Il dovere di vivere è il dovere di rispettarla: perchè è un dono. E sorprende quanto l’autore, confessi di fronte ad essa: “…a ricordarmi il frammento che sono nell’Universo dove inquieto spendo la vita”. La dirompente potenza della parola è tutta contenuta in questi versi.

Un atto di profonda spiritualità che l’autore esprime senza timore di apparire fragile, inerme, intimidito dall’unica Autorità Divina dell’Infinito. Un atto d’amore verso Colui il quale ha l’Onnipotenza di governare l’Universo…e nel silenzio della sue parole, impetuoso l’urlo delle sue parole.

Mattino di Giampiero Perra.

Girasoli a capo chino
attendono
di guardare in faccia il cielo.
Calvi papaveri
stillano lacrime di rugiada
sui petali di serica porpora
sdraiati sopra le zolle brune
dirimpetto alla selva orfana del sole.
Pugni di nuvole
minacciano i monti incontenibili all’occhio
le vette che grattano l’infinito d’azzurro
come per gigantesca infantile impudenza.
Nell’aria respiro l’umore e lo sbadiglio della terra
io talmente piccolo
da bastarmi un solo briciolo di mattino
a ricordarmi il frammento che sono
nell’universo dove inquieto spendo la vita.

Anna Landolfi.

Voce di Marcella Taurino.

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In copertina “Mattino sulla Senna” di Claude Monet (1840-1926)

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