sabato, 27 Aprile, 2024 2:25:33 PM

MILANO – I “Notturni” al Festival della Biodiversità

I Notturni, il suggestivo format di performance con installazioni di luci e suoni, prodotto originale di Musicamorfosi dal 2004 e diventato un appuntamento irrinunciabile della manifestazione “Monza Visionaria”, approdano al Festival della Biodiversità, manifestazione in programma da metà giugno al Parco Nord Milano, realizzata con il contributo di Fondazione Comunitaria Nord Milano.

Il festival, che si pone l’obiettivo di sottolineare il valore della biodiversità, inteso come fattore culturale che obbliga a ripensare il nostro stile di vita quotidiano e le nostre scelte politiche e sociali, nel suo terzo weekend si affida al format di Musicamorfosi per portare donatori e pubblico curioso in un nuovo spazio di recentissima acquisizione del Parco: l’Hangar Balossa.

Per tre serate consecutive, da venerdì 23 a domenica 25 giugno,

i Notturni andranno in scena in questa suggestiva cattedrale industriale:

dalle 21.30 a mezzanotte gli spettatori saranno invitati a indossare le cuffie

e ad ascoltare l’affascinante storia (raccontata dallo scrittore Alessandro Baricco sul quotidiano La Stampa trent’anni fa) del canto di uno sconosciuto homeless della londinese Waterloo Station, diventato un enorme successo grazie a una felice intuizione del noto compositore inglese Gavin Bryars.

I “Notturni” al Festival della Biodiversità:

suoni, luci e parole dal 23 al 25 giugno

all’Hangar Balossa di Cormano (Mi)

Costui lo ha prima registrato, poi rielaborato e infine genialmente orchestrato in loop. Con la voce di Tom Waits il brano è diventato, nel 1993, una hit planetaria.

Gli ascoltatori potranno entrare e perdersi nell’Hangar Balossa, partecipando così a una esecuzione integrale ininterrotta del brano nella versione per quartetto d’archi, arpa di luce, organo e voci, trasformando il tutto in una performance collettiva e circolare.

Roberto Olzer

Protagonisti dei Notturni saranno un maestoso

organo digitale suonato da Roberto Olzer,

l’arpa di luce di Pietro Pirelli (compositore, percussionista, artista del suono e della luce)

e un quartetto d’archi di giovani musicisti

diretti da Giovanni Costantini

(con la voce cavernosa e affascinante di Michele Sguotti nella serata di venerdì 23).

Pietro Pirelli

La parte tecnica del progetto arpa di luce è curata

da Gianpietro Grossi (ideazione e sviluppo tecnico)

e da Michele Tadini e Antonello Raggi

di AGON (sviluppo software interattivo).

Negli stessi giorni, alle ore 18, in diversi punti del Parco sono in programma altri tre eventi: venerdì 23 giugno ci sarà l’inaugurazione del Belvedere di Matteo Attruia, a cura di Associazione Casa Testori;

sabato 24 la performance di tamburi sacri giapponesi, un vero rito catartico da assaporare immersi nella natura con il trio di danzatori e percussionisti italo-giapponesi Munedaiko e domenica 25 il flashmob “Insieme per la terra”, a sottolineare l’urgenza di “fare pace con la natura”, come recita il leit-motiv del Festival della Biodiversità.

I Munedaiko

Afferma Paola Pessina, presidente di Fondazione Comunitaria Nord Milano: «La mission di una Fondazione Comunitaria è quella di sostenere progetti di valore su obiettivi di valore.

La proposta culturale che quest’anno Musicamorfosi realizza all’interno del Festival della Biodiversità moltiplica il valore: perché ci ritroviamo il senso accogliente della comunità, quello stimolante dell’arte e quello civile della valorizzazione del patrimonio locale.

Ma soprattutto ritroviamo il senso di una riconnessione di noi umani con la natura di cui siamo parte. Gli antichi lo avrebbero definito senso panico.

Noi oggi la chiamiamo più pragmaticamente sostenibilità. Ma, in ogni caso, sappiamo che è la condizione essenziale per il nostro stesso esistere come umani».

 

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