sabato, 27 Luglio, 2024 5:58:04 AM

Bari – Sei voci per Frida Khalo

di Anna Landolfi.

E’ mirabile quanto le donne, si allineino su un fronte che potrebbe parere conflittuale con l’altro “sesso” per omaggiare un’altra donna.

Un lavoro di donne, fatto dalle donne, per le donne. Sembra un’arguzia femminile, invece, se invitiamo i “maschi” a riflettere, è solo un modo per comprendere quella femminilità che và “oltre” la fisicità di una donna.

E’ ben più profonda. Ben radicata nell’essere “donna”, che agli sguardi maschili, sfugge.

Frida Khalo (1907-1954)

Frida Khalo è considerata una “stravagante” donna che probabilmente poco ha interpretato il ruolo di femmina al servizio del maschio.

Indomita, eccentrica, audacemente emancipata senza neanche pensare che sarebbe divenuta una “musa” per moltissimi uomini.

Tra i tanti: Diego Rivera, uno dei più grandi pittori moderni messicani. Amica poi di Orozco, Siqueiros, artisti della storia e della cultura del Messico, dei quali ammiriamo le monumentali opere quali i “murales”.

Surrealista? «Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni.», diceva.

Rosanna Palmisano, Patrizia Gesuita,

Marcella Taurino.

I suoi sogni erano LEI. Rivisitava continuamente sè stessa. Si “amava” perchè si “stimava”. Gli intellettuali dell’epoca, Andrè Breton, Lev Trockij, Tina Modotti, erano tutti innamorati di lei.

Si scrive molto su Frida Khalo. Si scriverà ancora molto di lei e tra i suoi rari manoscritti, benchè nota pittrice, sei donne hanno dato le voci ad una sua poesia: “Ti meriti un amore”.

La poesia, da altre fonti, pare non sia attribuibile alla pittrice, ma ad una sua amica, collega, artista e attivista comunista messicana, Estefanìa Mitre.

Maria Amoruso, Elisabetta Lamanna,

Danilea Saliani.

Ma sembra che proprio i suoi numerosi amanti, abbiano, dopo la sua precoce scomparsa per cagionevolissime condizioni fisiche da sempre afflitta, ne abbiano confermato testo e composizone letteraria, a lei, avvalendosi del fatto che ognuno dichiarasse che la poesia fosse stata scritta per lui o per lei.

Restano le parole. La composizione indiscussamente surrealista, la metafora, le simbologie allegoriche dai contenuti espressivi. 

Sei donne, sei voci. Un omaggio a Frida Khalo, restituendo a lei, quello che ci ha dato: la bellezza.

Anna Landolfi.

 

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