mercoledì, 1 Maggio, 2024 3:03:08 PM

BARI – Quel birbante del Gatto del Cheshire

C’è una lettura più profonda dell’apprendere solo la storia di un racconto.

C’è l’interpretazione che l’autore desidera si comprenda dei personaggi di una storia. Un racconto, un romanzo, una fiaba… Ognuno di essi ha intrinseca, l’arcano significato di un personaggio. Magie, incantesimi, filtri, drammi di amori e misteri oscuri.

Lewis Carroll, scrittore e poeta dell’800, è stato un sognatore e con “Alice nel paese delle meraviglie”, è riuscito a sconvolgere un mondo di sogni dai bambini agli adulti, in uno dei racconti più fantastici e ricco di personaggi.

Alice in the wonderland, titolo originale dell’opera letteraria, è ricco di personaggi diventati famosi per le loro caratteristiche uniche. Così tanta creatività la troveremo quasi due secoli dopo con Joanne Rowling e il suo “Harry Potter”.

Scrittori geniali che di ogni personaggio, ne hanno fatto metafora della vita. Focalizziamoci su uno dei più straordinari: il Gatto dello Cheshire conosciuto nella versione italiana, lo Stregatto.

 

Per chi ricorda il racconto o ha visto i film, due, entrambi prodotti dalla Walt Disney’s Production, lo Stregatto è il personaggio più birbante che Alice incontra nel suo viaggio di eroina per salvare un mondo dominato da una regina pazza, la Regina di Cuori e dal Ciciarampa, un mostro alato.

Nel cammino della protagonista, Alice incontra il Gatto del Cheshire, un personaggio apparentemente snob, algido, immensamente sarcastico quasi a prendersi gioco della fanciulla.

Carroll attinge alla tradizione inglese, di un gatto allucinato e strambo, che dispensava i viandanti, nelle brulle valli delle brughiere inglesi, domande alle quali gli stessi non sapevano rispondere e per le quali ne temevano le risposte, quasi come sortilegi se non comprese.

 

L’autore più volte interviene sulla presenza eterea dello Stregatto, quando Alice si trova di fronte ad un dubbio o ad una scelta.

Lo Stregatto appare quando Alice è in difficoltà. Durante il peregrinare per raggiungere i suoi amici catturati dalla malefica Regina di Cuori, più volte lo Stregatto le appare.

Mia Wasikowska interpreta Alice nel film diretto da Tim Burton (2010)

Ancora più malefico, può apparire il suo sogghigno che resta nell’aria quando esso scompare alla vista. Alice chiede. Lei è confusa. Ma lo Stregatto sembra compiacersi vedendola in difficoltà.

Alice: “Gatto del Cheshire, mi dici per piacere quale strada devo prendere?”
Gatto del Cheshire: “Dipende più che altro da dove vuoi andare”
Alice: “Non mi interessa tanto dove…”
Gatto del Cheshire: “Allora una strada vale l’altra”
Alice: “Basta che arrivi da qualche parte.”

Gatto del Cheshire: “Allora prendi una strada qualsiasi”

Alice: “E se è quella sbagliata’”

Gatto del Cheshire: “Ritorna indietro e prendi l’altra!”

Questo dialogo che non aiuta la protagonista, può apparire malizioso. Lo Stregatto, non aiuta affatto Alice nella scelta della strada giusta da percorrere, eppure, lui la conosce.

L’interpretazione che Carroll suggeriva, era invece opposta alla immediata antipatia per il Gatto del Cheshire.

Il Bianconiglio.

E’ un invito alla riflessione accorta. Lo Stregatto è la metafora della saggezza. La domanda ha una risposta, ma una risposta oculata e pensata. Lo Stregatto invita Alice a essere fiduciosa con se stessa.

Il Cappellaio Matto nella versione di Walt Disney (1951)

Qui sta il valore di questo personaggio apparentemente strambo come appare appena incontrato. Il romanzo è un intrigo di parabole fantastiche. Lo Stregatto è una di esse. La morale è: abbiamo fiducia in noi stessi quando ci troviamo di fronte ad una difficoltà.

Incontrare un falso suggerimento, un consiglio datoci da un sedicente esperto di anime umane, è un pericolo per se stessi. Certo il cammino è tortuoso. Ma chi meglio di noi, è l’eroe di se stesso?

Johnny Depp interpreta IL Cappellaio Matto nel film diretto da Tim Burton

Nel romanzo, il coraggio di Alice, emergerà quando si troverà di fronte al difficile compito di liberare il mondo fantastico in cui è caduta e ritornata alla realtà, rifiuterà un amore per la quale era stata destinata senza sua volontà.

Ecco la lezione del Gatto del Cheshire: infondere fiducia in se stessi.

Gianni Pantaleo.

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